Quando un artista crea il suo progetto, ad un certo punto si trova di fronte a due strade: credere in quello che sta facendo oppure abbandonare tutto e lasciare che la propria passione ed il proprio sogno rimagano un hobby. Chi intraprende la prima strada, spesso si rivolge ad un’agenzia per la musica, ad un’agenzia di di booking, ad un management e così via.
Le scelte da fare
Quando si ha una passione forte per la musica ci troviamo spesso davanti a delle scelte, ma spesso è difficile fare una scelta ponderata perché la musica, come ben sappiamo, è un calderone di emozioni e sentimenti contrastanti e fare una scelta ragionata non è una delle cose più semplici.
Da giovani si tende a bypassare il lato tecnico, che per carità, fino ad un certo punto è ok ma ci sono dei limiti. Prendiamo l’esempio che quelli della mia generazione hanno avuto davanti: il punk ed il grunge. Kurt Cobain è sicuramente uno dei musicisti più influenti della storia della musica e continua ad influenzare nuovi musicisti nonostante siano passati 28 anni dalla sua scomparsa.
Ma pensiamo alla tecnica, nonostante Kurt Cobain riuscisse ad esprimere delle emozioni indescrivibili con la sua chitarra e con i suoi testi, a livello tecnico non è paragonabile ad altri musicisti che lo hanno preceduto o che sono vissuti prima di lui. Eppure aveva quel che. Quel tiro, che i Nirvana riuscivano a portare sul palco.
Vedere per credere.
A mio avviso quindi non è fondamentale avere una tecnica eccelsa per poter suonare, ma è necessario riuscire almeno a capire i fondamenti della musica, avere orecchio e ahime, cosa che purtroppo spesso manca, saper andare a tempo.
La scelta della musica
Spesso quando si è giovani si tende a suonare con i propri amici, tralasciando quelle che sono le preferenze di tutti. Spesso questo si nota con un’insofferenza da parte di qualcuno che decide di prendere un’altra strada.
Con il tempo poi, conoscendo sempre più persone, si trovano persone con le idee più simili e si riescono a creare gruppi più duraturi. Ma passiamo al prossimo punto che è strettamente correlato a questo.
La sinergia tra gli elementi del gruppo
Chiaramente gli elementi di un gruppo devono trovarsi bene tra loro, non è una novità di band che si sciolgono perché uno dei membri cerca di prevalere sugli altri o ci sono delle incompresioni o delle cose che non vanno come sperato.
Se c’è sinergia tra gli elementi allora il gruppo riuscirà ad andare avanti, almeno per un po’. Se poi, riusciranno a scrivere diverse canzoni e riusciranno a registrare un album allora lì dovranno essere prese delle altre decisioni.
Infatti solitamente qui la band inizia a discutere sulle modalità, se trovare un etichetta o qualcuno che produca il disco oppure autofinanziarlo. Affidarsi ad un ufficio stampa per la promozione oppure fare tutto da soli? Cercare ed organizzare delle date per suonare il disco dal vivo oppure rivolgersi ad un booking? Muoversi in autonomia oppure rivolgersi ad un’agenzia per la musica?
Tante domande, risposte differenti per ogni situazione
Non ci sono risposte uguali per ogni situazione. Ci sono purtoppo delle agenzie che dicendo che per te è meglio delegare tutto si fanno carico di tutte le situazioni che non sono il suonare ed il comporre, facendo spesso solamente i propri interessi. Le risposte dipendono dal tempo e dalla voglia che hanno i componenti della band di fare azioni propedeutiche al progresso della band ma che spesso possono risultare noiose e fuorvianti.
Rivolgersi ad un’agenzia per la musica
Il motivo per cui ho creato Metazoa è semplice, perché voglio aiutare gli artisti che a mio avviso hanno un progetto valido ed aiutarli nel perseguimento del loro obiettivo. In una prima chiamata con me non sentirai mai parlare di prezzi, non perché non li voglio dire ma perché credo non abbia senso parlare di soldi prima di aver capito il progetto dell’artista e di cosa vuole ottenere.
Quando parlo con un artista, ci parlo per capire quali possano essere le sue esigenze, i suoi obiettivi e propongo soluzioni per perseguirli nella maniera migliore.
Il mio consiglio
Quello che ti consiglio io è di fare quello che puoi fare in autonomia. Ovvero, se riesci a gestire in maniera ottimale la comunicazione occupatene tu. Se hai competenze non musicali che possono essere utili al tuo ed al vostro progetto usale, lo stesso vale per le altre persone che suonano con te.
Sono tante le cose che puoi fare in autonomia, il DIY appunto è l’espressione del “fattelo da solo”. Azzerare i costi è una delle cose migliori, d’altronde campare di musica non sarebbe bellissimo?
Ti do questi consigli, anche se apparentemente vanno contro il mio interesse, perché effettivamente non è mio interesse vendere dei servizi a chi non ne ha bisogno o a chi non ha un progetto in cui non crede. Per vivere e lavorare di musica c’è bisogno di sacrifici, ma sopratutto di dedizione a quello che si fa.
Se pensi che Metazoa possa fare al caso tuo contattami, ci possiamo fare quattro chiacchere senza impegno. Se passi da Prato ci possiamo incontrare a bere una bella birra artigianale, qui è pieno di pub con tanta buona birra! Nel centro storico ma anche fuori ci sono tanti birrifici e birrerie adatte per farci una chiaccherata in tranquillità.
Per qualsiasi domanda, curiosità o altro contattami senza esitazioni.